La Guardia Civil informa il giudice che il Procuratore Generale non ha restituito "alcun dispositivo mobile" che la Corte Suprema possa esaminare

La Guardia Civil ha informato la Corte Suprema che, da quando è avvenuta la fuga di notizie su cui sta indagando il Procuratore generale, nel marzo scorso, ha ricevuto due telefoni cellulari e non ne ha consegnato nessuno. Ha aggiunto che uno dei terminali è stato resettato dallo stesso Álvaro García Ortiz il 24 ottobre, una settimana dopo che l'Alta Corte aveva aperto un caso contro di lui per la presunta fuga di dati sulla compagna di Isabel Díaz Ayuso.
Ciò è riportato in un documento inviato dall'Unità Centrale Operativa (UCO) al giudice Ángel Hurtado. L'investigatore voleva sapere quanti telefoni erano stati forniti dall'indagine, quanti erano stati restituiti, se erano stati formattati e, in tal caso, chi lo aveva fatto.
Nel documento vengono fornite le informazioni richieste ai Ministeri delle Finanze e della Trasformazione Digitale, spiegando che con quanto fornito all'UCO si può ottenere una "parziale conformità" alla richiesta giudiziaria.
Indica che dal 31 giugno 2023, data stabilita da Hurtado, García Ortiz "ha ricevuto due dispositivi mobili", uno a maggio e un altro a dicembre. Ha aggiunto che dal 7 marzo 2024, data fissata per l'inizio delle indagini, "il Procuratore generale dello Stato non ha consegnato alcun dispositivo per inutilizzo o sostituzione".
Le risposte dell'Amministrazione alla Guardia Civil aggiungono che, sebbene "la cancellazione o la formattazione dei terminali telefonici non sia un compito svolto da tale unità", hanno prove di "un reset del terminale mobile" consegnato a maggio e che è stato "effettuato dallo stesso Procuratore generale dello Stato".
Lo si sa perché "è stato indicato in una e-mail" ricevuta il 24 ottobre, data in cui gli inquirenti hanno accertato che il numero di cellulare del procuratore generale era cambiato, dato che giorni prima - il 16 ottobre, quando è stato aperto il caso contro di lui - aveva già cancellato i messaggi dalle applicazioni di messaggistica.
elmundo